L’incipit da cui partire è quello creato in esclusiva per l’occasione dalla scrittrice Alice Cappagli, vincitrice della X Edizione del Premio Letterario Caffè Corretto – Citta di Cave sezione editi.
“Ernesto lavorava in un ufficio del centro della grande città. Quando arrivava la pausa pranzo non aveva voglia di mettersi a fare la fila con un vassoio in mano e l’orologio a muro appeso alla cassa. Gli piaceva pensarsi libero per un’ora, si prendeva una di quelle insalate compresse in una ciotola di plastica, poi cercava un posticino tranquillo possibilmente lontano dal traffico. Quel giorno di primavera si sedette su una panchina, al parco, e mentre posava gli occhi sui primi papaveri, intercettò con lo sguardo una figura un po’ curva con una barba prorompente, capelli sulle spalle, pantaloni cadenti, scarpe messe a ciabatta. La figura si avvicinò a un cestino dei rifiuti e si mise a guardarci dentro con estrema attenzione, come ci fosse nascosto un tesoro.”