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Premio Ebook in…versi 2016
II Edizione

Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio 2017
Clicca qui per il bando completo del concorso
Andamento del concorso:

La scadenza del 30 maggio è stata prorogata al 17 giugno 2016

Last minute: date le numerose richieste pervenute, diamo tempo ancora sino a lunedì 20 giugno 2016 per poter inviare le opere

  • La Giuria rende noti i risultati del premio in data 08-11-2016.
  • La cerimonia di premiazione si è tenuta a Melegnano (Milano) sabato 11 febbraio 2017 presso il Teatro Polifunzionale La Corte dei miracoli in Piazza delle Associazioni, 19 con il patrocinio della Città di Melegnano Assessorato alla Cultura. Direzione artistica a cura di Fabrizio Ferrari coadiuvato da Cristina Petriccioli. Online le fotografie


    Comunicato del 28 settembre 2016

    Con il presente comunicato rendiamo ufficialmente noto che la nostra collaboratrice Alessandra Crabbia, ha cessato, senza alcun preavviso, la sua collaborazione con l’associazione Culturale Il Club degli autori.

    È doveroso sottolineare che sono state effettuate numerose sollecitazioni nei suoi confronti, allo scopo di ricevere la classifica del Premio Ebook in versi 2016, nonché le motivazioni della sezione poesia del Concorso Il Club dei Poeti di cui essa ha stilato la classifica.
    Avendo preso atto della mancata ottemperanza agli impegni da essa di buon grado assunti come Presidente della Giuria dei predetti concorsi e a causa del protrarsi di tale increscioso ritardo, si è concretizzata la risoluzione della pluriennale collaborazione.

    Infatti dopo aver temporeggiato per alcuni mesi, adducendo scuse e fantasiose giustificazioni, Alessandra Crabbia non ha provveduto a terminare l’incarico da lei precedentemente assunto, e ci ha comunicato di non voler più proseguire l’attività di critica e scrittrice trovandola frustrante e demotivante, ma di volersi dedicare esclusivamente alla pittura e pertanto si è categoricamente rifiutata di portare a termine gli impegni presi, contravvenendo alla nostra linea operativa ispirata all’etica professionale e al reciproco rispetto.

    Nonostante tale comportamento, la ringraziamo per il suo prezioso contributo e le auguriamo un radioso futuro.
    Ci scusiamo con tutti gli autori che hanno partecipato ai concorsi presieduti dalla nostra ex collaboratrice, e che a causa di tale inconveniente che non dipende dalla nostra volontà, hanno subito qualche ritardo nel poter avere le classifiche conclusive dei concorsi da essa presieduti.

    Non rimangono che un inevitabile senso di delusione e un velo di amarezza per la mancata conclusione degli impegni già assunti dalla nostra ex collaboratrice soprattutto nei confronti dei partecipanti, ma con la serietà che ci ha sempre contraddistinto, continueremo a percorrere la strada maestra.

    Comunichiamo pertanto che abbiamo dato incarico al nostro storico collaboratore Massimo Barile, di presiedere il concorso Ebook in versi 2016, ed inoltre (per non deludere gli autori che si sono classificati fra i vincitori) stilerà anche le motivazioni dell’attribuzione dei premi della sezione Poesia del Premio Il Club dei Poeti 2016.
    Comunichiamo inoltre che la sezione Narrativa del Concorso Città di Melegnano sarà presieduta dalla dottoressa Monica Colombini (operatore culturale, giornalista e docente presso la Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano e presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore), che accogliamo con immenso onore e piacere nella nostra grande famiglia, con la certezza che i nostri autori non ne saranno assolutamente delusi.

    Il consiglio direttivo augura a tutti gli autori un proficuo proseguimento.

  • Risultati

    Risultati II Edizione Premio Ebook in…versi 2016


    La giuria della seconda edizione del Premio Ebook in versi 2016, presieduta dal critico Massimo Barile, rende nota la classifica finale del concorso.


    • Opera 1^ classificata: «D’eros e d’amor» di Stefania Fiorin, Vedano Olona (VA).
      Vince: Trofeo Ebook in…versi 2016 – Attestato di merito – Pubblicazione della Silloge vincitrice in formato Ebook con regolare contratto di edizione con la Casa Editrice Montedit che prevede corresponsione dei diritti d’Autore a norma di legge
      Questa la motivazione della Giuria: «L’infuocata e divampante poesia di Stefania Fiorin affonda i suoi “artigli affilati” nella carne pulsante che freme al cospetto del fiume di piacere.
      L’esplosione incontenibile si alimenta della visione lirica capace di scandagliare gli anfratti delle “oscurità d’ogni peccato”, il tumulto dei sensi ed il “sussurro carnale”, fino ad indagare il “mistero non svelato” per ricercare l’elisir ancestrale, che viene distillato, goccia dopo goccia, da una simbolica ampolla che contiene l’incanto assoluto, l’infinita emozione vitale.
      La fiamma lirica di Stefania Fiorin incide la carne inebriata dal “desiderio ardente” e si inietta nel sangue come nettare bollente che sazia l’anima, come dolce miele dell’Olimpo che profuma d’amore, come succo di perenne mandragora, tossica eppur ritenuta magica.
      In una dimensione superiore, che non conosce tempo né spazio, le “parole di fuoco” di Stefania Fiorin si elevano al cielo, fino alla decretazione della vertigine lirica: “Filtro d’amore mi berrai/nella notte di luna piena/e ancora chiederai/un poco del mio veleno”».
      Massimo Barile
    • Opera 2^ classificata: «Non chiederlo al tempo» di Giovanna Scutiero, Salerno.
      Vince: Attestato di merito – Pubblicazione della Silloge vincitrice in formato Ebook con regolare contratto di edizione con la Casa Editrice Montedit che prevede corresponsione dei diritti d’Autore a norma di legge.
      Questa la motivazione della Giuria: «La poesia di Giovanna Scutiero s’incarna nella “coscienza del tempo” e nella consapevolezza “d’essere creatura impotente/sotto le stelle” eppure inebriata dalla “carezza infinita sull’anima” che viene offerta dal respiro universale.
      Il “sapore del tempo” pervade l’intera silloge e si assiste alla costante immersione tra le sue “pieghe”, al lento scivolamento nel suo inesorabile scorrere, al desiderio di creare “percorsi d’immenso” che superino la consunzione.
      Nella dimensione profondamente umana, tra Terra e Cielo, sgorga l’inno d’amore che rischiara i desideri e dissolve le nostalgie, ammanta d’entusiasmo e riempie l’animo di grazia.
      La visione dell’amore come “rifugio” diventa linfa vitale capace di placare l’animo».
      Massimo Barile
    • Opera 3^ classificata: «Streghe» di Francesca Croci, Predazzo (TN).
      Vince: Attestato di merito – Pubblicazione della Silloge vincitrice in formato Ebook con regolare contratto di edizione con la Casa Editrice Montedit che prevede corresponsione dei diritti d’Autore a norma di legge.
      Questa la motivazione della Giuria: «La Parola di Francesca Croci s’incarna in “seduzione diabolica” che catapulta nel baratro infernale, nell’abisso dei sensi e nelle viscere dell’umano tormento.
      Nell’ancestrale labirinto, al tempo stesso prigione materiale, protezione sacra e scena iniziatica, tra dolore ed oblio, lusinghe del demonio ed anima dannata, si avverte la necessità vitale di Francesca Croci di oltrepassare la condizione limitante d’un arcaico “recinto” assegnato dalla storia alla Donna e si percepisce il desiderio ardente di volare nel “suo” cielo come simbolica “farfalla” che ignora il recinto, come strega lirica “intrappolata in un destino grottesco”, fino a divorare le presunte colpe, fagocitare il corpo marchiato dal Demonio e “fecondare il seme” dell’oscuro e presunto atto purificatore.
      Ogni essere umano è “gravato” del suo destino e alla strega si chiedevano sortilegi, rimedi contro l’impotenza, pozioni d’amore e si confidava nella sua oscura magia proprio da parte di coloro che si ritrovavano “sotto l’altare in umile posa”: il corpo era saziato e l’anima salva.
      Il sacrificio lirico conduce oltre il Maligno e la Salvezza Eterna, s’imbeve di acqua santa e di veleno, di “pericolosi umori” e di “fluido primordiale”, fino a quando la poetessa decreta la fine del sabba con le brucianti parole: “Come Lilith risorgo/e mi assolvo,/riscatto il destino di Eva/rivendico l’Eden,/la mia nudità senza colpa”.
      Lo spettro lirico si manifesta: è la biblica Lilith, la prima donna, modellata da Dio con il fango impuro, che diventerà simbolo del Male assoluto e della lussuria, personificazione della Luna Nera e dell’aspetto oscuro della Psiche».
      Massimo Barile


    Gli Ebook vincitori verranno pubblicati in forma assolutamente gratuita, nella apposita collana della Casa Editrice Montedit saranno pubblicazioni altamente professionali realizzate in formato ePub e Mobi e poste in vendita sulla piattaforma Bookrepublic e sui principali Store mondiali (Amazon, Apple Store, Kobo, Ibs, etc.). Saranno dotati di DRM (che ne vieta la duplicazione) ed avranno Codice ISBN.

    Verrà anche data anche la possibilità (previo successivi accordi e solo a chi lo desidera) di avere pubblicazione cartacea del volume, con il sistema di Print on Demand.


    Opere Segnalate dalla Giuria con Attestato di merito e proposta di pubblicazione:

    • Opera Segnalata dalla Giuria: «Arcobaleno di emozioni» di Biagio Barbero, Fossana (CN).
      Questa la motivazione della Giuria: «La silloge di Biagio Barbero è autentico “arcobaleno” emozionale che miscela le evidenze dell’umano vivere ed il travaglio interiore.
      Nel cuore del poeta, posizionato sul “vascello del tempo”, s’incide l’amore».
      Massimo Barile
    • Opera Segnalata dalla Giuria: «Armonicamente in suite» di Benvenuto Chiesa, Torino.
      Questa la motivazione della Giuria: «Silloge di poesie, suddivisa in sette movimenti, che mette in risalto le doti liriche di Benvenuto Chiesa.
      Il ritmo lirico musicale, che inizia dall‘”Io dell’Autore” e si chiude con “Note d’ironia”, è alimentato dalla passione del poeta che diventa “esploratore della coscienza” come a ricercare l’armoniosa visione universale».
      Massimo Barile
    • Opera Segnalata dalla Giuria: «Come in un sogno» di Liliana Rocco, Bresso (MI).
      Questa la motivazione della Giuria: «Il ritmo pulsante della lirica di Liliana Rocco, scandito dalla forza dell’amore e dalle “intime dolcezze”, sull’onda dei ricordi e dei “supremi incanti”, esalta l’ardente passione e la brama di gustare il “traboccante calice” della vita.
      Tra sensualità ed estasi, Liliana Rocco scandaglia le zone segrete dell’animo ed illumina il simbolico “giardino del cuore”, dolce rifugio dove “saziarsi d’ambrosia” e congiungersi con il “respiro d’amore universale”.
      La poesia di Liliana Rocco è flusso impetuoso d’euforia d’amore, fuoco lirico che divampa, inondazione luminosa che avvolge ed effluvio che inebria l’animo».
      Massimo Barile
    • Opera Segnalata dalla Giuria: «Declinazioni d’amore» di Giulia Quaranta Provenzano, Diano Arentino (IM).
      Questa la motivazione della Giuria: «La verità ultima dell‘”attimo eterno”, tra dolcezze del Paradiso e fiamme divoranti dell’Inferno, tra abbandono spirituale ai sensi e ricerca del carnale piacere, diventa invocazione tremendamente umana e delirio d’amore, “dolce martirio” in cui perdersi in un lento “trascinamento negli abissi delle voglie”.
      Al culmine della Verità il fiume irruente di effluvi di piacere, che inonda la pelle come onda travolgente, penetra le molteplici declinazioni dell’amore.
      La Parola lirica di Giulia Quaranta Provenzano disseta il suo Essere alla sorgente dell’amore, sensuale e conturbante, incandescente ed estatico».
      Massimo Barile
    • Opera Segnalata dalla Giuria: «Ho riscoperto il profumo della mia pelle…» di Daniela Bottarelli, Bedizzole (BS).
      Questa la motivazione della Giuria: «Daniela Bottarelli offre, con profondo amore, il suo “viaggio di riflessione e di riscoperta di se stessa”, riportando il terribile percorso vissuto e sofferto a causa di una grave malattia.
      Il dolore e l’angoscia hanno generato “nuova sensibilità” e la sua poesia diventa strumento di rinascita».
      Massimo Barile
    • Opera Segnalata dalla Giuria: «I ricordi della collina: dall’alba al tramonto» di Federica Tombari, Montellabate (PU).
      Questa la motivazione della Giuria: «La silloge di Federica Tombari, suddivisa in tre tempi lirici, tende alla percezione del fascino primordiale della “melodia naturale”, deificando la Natura e percependo l’alba come nascita; il dispiegarsi del giorno come flusso esistenziale con i suoi profondi sentimenti e le intense emozioni; ed, infine, il magico tramonto che diventa abbandono al tempo del sogno e al senso di speranza per il domani.
      Il capolavoro del Creato scandisce il tempo della vita che scorre davanti a noi ed è fondamentale ricercare l’essenza profonda dell’Essere, in un coinvolgimento totale tra corpo e anima.
      La poesia di Federica Tombari diventa lode alla Natura, lirico canto universale».
      Massimo Barile
    • Opera Segnalata dalla Giuria: «Il bisogno di crescere» di Emanuele Ratti, Lambrugo (CO).
      Questa la motivazione della Giuria: «Emanuele Ratti vive liricamente il fluire dell’esistenza alla ricerca di una simbolica purificazione, superando le asperità e rigenerando pensieri che si “aggrovigliano”, tra recupero memoriale e profonda percezione del “senso del tempo”, tra visioni che riconducono ad echi montaliani e sogni che si dissolvono nell’evanescente nebbia novembrina.
      La sua Parola poetica s’illumina della sostanza autentica della vita, ne coglie il periglioso percorso e si disseta alla fonte salvifica».
      Massimo Barile
    • Opera Segnalata dalla Giuria: «L’altro versante» di Rosa Maria Corti, Tremezzina – Loc. Lenno (CO).
      Questa la motivazione della Giuria: «La silloge di Rosa Maria Corti riconduce ad un itinerario lirico, tra Italia, Francia e Svizzera, che spazia da Queyras, regione francese delle Alte Alpi, con i suoi suggestivi “camini delle fate”, al Monviso, il virgiliano “Vesulus pinifer”, “visibile da ogni luogo”, cantato da Virgilio nell’Eneide.
      Si avverte il desiderio di espandere lo sguardo oltre l’orizzonte come ad alimentare il profumo del tempo, le antiche fragranze tra valli e borghi solitari ed ammantare le impressioni offerte dalla Natura con il suo magico silenzio.
      La poesia di Maria Rosa Corti è sempre precisa, nitida, trasparente come cristallo.
      Il senso della luce, che irradia dalla sua lirica, diventa armonia universale».
      Massimo Barile
    • Opera Segnalata dalla Giuria: «L’amore imperfetto» di Roberto Bernardini, Roma.
      Questa la motivazione della Giuria: «Roberto Bernardini offre la sua poesia, genuina e profondamente sentita, grazie ad un canto d’amore che tutto travolge con i suoi fremiti e sospiri, gli slanci appassionati ed il “visionario turbinio” dei sensi.
      L’amore vive di passione, vagheggia estasi, viene travolto dal turbamento, soffre quando constata la mancanza d’una fusione totale e, quando né perduto, si consuma tra sogni e speranze.
      Gli stati d’animo dell’amore ed i frammenti di vita diventano nutrimento lirico».
      Massimo Barile
    • Opera Segnalata dalla Giuria: «L’eloquenza del silenzio» di Cristina Pongiluppi, Genova.
      Questa la motivazione della Giuria: «Cristina Pongiluppi alimenta la sua Parola con una forte tensione lirica, sempre protesa a ricercare l’insondabile dell’umano vivere per “cogliere l’essere” e seguire, coraggiosamente, la “ragione del proprio cuore”.
      Nel vortice della vita, Cristina Pongiluppi preserva la sua luminosa oasi interiore e, lasciandosi cullare dal flusso del “fiume della ragione e del tempo”, espande la sua visione poetica facendo emergere la necessità vitale di “catturare” il più labile “sussurro” lirico».
      Massimo Barile
    • Opera Segnalata dalla Giuria: «Le ragioni del caso» di Margerita Leka, Roma.
      Questa la motivazione della Giuria: «Margerita Leka scruta il percorso umano attraverso le manifestazioni dell’amore e lo scrigno memoriale, costantemente errando per le vie dell’Essere, “perdendosi e ritrovandosi nei crocevia” della vita, nei “sogni esploratori”, nelle primordiali suggestioni e misteriose ragioni della Natura
      Il dominio lirico si nutre della memoria, delle inquietudini del suo cuore, dei profumi inebrianti e di sensazioni al crepuscolo, offrendo una visione lirica che diventa “tessuto di sensazioni”.
      La sua parola infiamma e supera l’oblio».
      Massimo Barile
    • Opera Segnalata dalla Giuria: «Mi ritrovo nella gioia infinita» di Gianni Busato, Casale sul Sile (TV).
      Questa la motivazione della Giuria: «Gianni Busato, come poeta errante in questo mondo e ”senza scopo alcuno”, si mette in ascolto dell‘”uragano” della coscienza, delle metamorfosi esistenziali e dei misteriosi silenzi, in un lento abbandono allo stupore, che rimane dimensione dominante nell’animo del poeta, sempre “libero di manifestarsi” nella “gioia infinita”». Massimo Barile
    • Opera Segnalata dalla Giuria: «Poesie delle trenta lune» di Dario Nicolella, Napoli.
      Questa la motivazione della Giuria: «La silloge di poesie di Dario Nicolella è ispirata e dedicata alla Luna, tra realtà osservata e visione onirica, come a percepirne il “selenico” silenzio, le vibrazioni emanate e “l’oscuro mistero”.
      I segni lirici s’infrangono sulla superficie lunare, esplorandone la materia, addentrandosi nei labirinti dei “pensieri insonni” e nel “silenzio ultimo” del suo segreto ancestrale».
      Massimo Barile
    • Opera Segnalata dalla Giuria: «Questo mio Titano» di Frediano Avelio Saltalippi, Roma.
      Questa la motivazione della Giuria: «La silloge di Frediano Avello Saltalippi, suddivisa in quattro tempi lirici, scruta le apparenze della vita ed i “falsi riflessi” con i quali dobbiamo fare i conti, attorniati da ingannevoli maschere e finzioni.
      Emerge la consapevolezza del “duro vivere”, che ha imposto di “graffiare nell’uragano della crescita” e superare le lacerazioni, accettando la solitudine, la malinconia e la sofferenza, ricercando la via salvifica della compassione».
      Massimo Barile
    • Opera Segnalata dalla Giuria: «Sentimenti» di Gabriele Pece, Bari.
      Questa la motivazione della Giuria: «Gabriele Pece offre, a piene mani, il suo “diario del vissuto”, che illumina liricamente frammenti di vita “tra gli impervi sentieri” dell’umano percorso e meravigliose schegge esistenziali generate dal cuore.
      Il processo lirico si dirama nelle varie fasi della vita, dal “tenero amore” della madre, all’ebbrezza del primo bacio d’amore, poi, all’audacia giovanile, fino alla saggezza dell’età matura, sempre ponendo, a caposaldo della sua visione, la volontà di “essere” un uomo che “vive con orgoglio” e dignità, capace di “liberare il sentimento/dall’affanno del conformismo” per ritrovare la libertà
      La concezione dell’amore come “custode dei ricordi” diventa, infine, sostanza vitale dell’intera visione lirica di Gabriele Pece».
      Massimo Barile



    La cerimonia di premiazione si è tenuta a Melegnano (Milano) sabato 11 febbraio 2017 presso il Teatro Polifunzionale La Corte dei miracoli in Piazza delle Associazioni, 19 con il patrocinio della Città di Melegnano Assessorato alla Cultura. Direzione artistica a cura di Fabrizio Ferrari coadiuvato da Cristina Petriccioli. Online le fotografie


    L'Albo d'Oro:
    Premio Ebook in…versi 2024 X Edizione
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