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Premio Letterario Internazionale Città di Melegnano 2016
XXI Edizione

Ultimo aggiornamento: 29 Dicembre 2017
Clicca qui per il bando completo del concorso
Andamento del concorso:

La scadenza prevista del 10-09-2016 è stata prorogata al 20-09-2016

  • Antologia spedita dal 29-05-2017 al 12-06-2017 – Spedito le bozze dell’antologia della sezione Poesia del Premio il 31-03-2017 – Inviata in data 19-10-2016 la lettera di ammissione all’antologia della sezione Poesia del Premio. Inviata in data 19-10-2016 la lettera di ammissione
  • In data 09-12-2016 la Giuria rende noti i risultati del Premio. La valutazione delle opere è iniziata in data 07-10-2016.
  • La cerimonia di premiazione si è tenuta a Melegnano (Milano) sabato 11 febbraio 2017 presso il Teatro Polifunzionale La Corte dei miracoli in Piazza delle Associazioni, 19 con il patrocinio della Città di Melegnano Assessorato alla Cultura. Direzione artistica a cura di Fabrizio Ferrari coadiuvato da Cristina Petriccioli. Online le fotografie


Comunicato del 28 settembre 2016

Con il presente comunicato rendiamo ufficialmente noto che la nostra collaboratrice Alessandra Crabbia, ha cessato, senza alcun preavviso, la sua collaborazione con l’associazione Culturale Il Club degli autori.

È doveroso sottolineare che sono state effettuate numerose sollecitazioni nei suoi confronti, allo scopo di ricevere la classifica del Premio Ebook in versi 2016, nonché le motivazioni della sezione poesia del Concorso Il Club dei Poeti di cui essa ha stilato la classifica.
Avendo preso atto della mancata ottemperanza agli impegni da essa di buon grado assunti come Presidente della Giuria dei predetti concorsi e a causa del protrarsi di tale increscioso ritardo, si è concretizzata la risoluzione della pluriennale collaborazione.

Infatti dopo aver temporeggiato per alcuni mesi, adducendo scuse e fantasiose giustificazioni, Alessandra Crabbia non ha provveduto a terminare l’incarico da lei precedentemente assunto, e ci ha comunicato di non voler più proseguire l’attività di critica e scrittrice trovandola frustrante e demotivante, ma di volersi dedicare esclusivamente alla pittura e pertanto si è categoricamente rifiutata di portare a termine gli impegni presi, contravvenendo alla nostra linea operativa ispirata all’etica professionale e al reciproco rispetto.

Nonostante tale comportamento, la ringraziamo per il suo prezioso contributo e le auguriamo un radioso futuro.
Ci scusiamo con tutti gli autori che hanno partecipato ai concorsi presieduti dalla nostra ex collaboratrice, e che a causa di tale inconveniente che non dipende dalla nostra volontà, hanno subito qualche ritardo nel poter avere le classifiche conclusive dei concorsi da essa presieduti.

Non rimangono che un inevitabile senso di delusione e un velo di amarezza per la mancata conclusione degli impegni già assunti dalla nostra ex collaboratrice soprattutto nei confronti dei partecipanti, ma con la serietà che ci ha sempre contraddistinto, continueremo a percorrere la strada maestra.

Comunichiamo pertanto che abbiamo dato incarico al nostro storico collaboratore Massimo Barile, di presiedere il concorso Ebook in versi 2016, ed inoltre (per non deludere gli autori che si sono classificati fra i vincitori) stilerà anche le motivazioni dell’attribuzione dei premi della sezione Poesia del Premio Il Club dei Poeti 2016.
Comunichiamo inoltre che la sezione Narrativa del Concorso Città di Melegnano sarà presieduta dalla dottoressa Monica Colombini (operatore culturale, giornalista e docente presso la Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano e presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore), che accogliamo con immenso onore e piacere nella nostra grande famiglia, con la certezza che i nostri autori non ne saranno assolutamente delusi.

Il consiglio direttivo augura a tutti gli autori un proficuo proseguimento.

Risultati

Risultati Concorso “Città di Melegnano” 2016


La Giuria della Sezione Poesia presieduta dal Professor Benedetto Di Pietro, rende nota la seguente classifica:


  • Opera 1^ classificata: “Esploratore esigente” di Fabiano Braccini, Milano.
    Questa la motivazione della Giuria: «Il poeta si qualifica esploratore che opera in diversi settori e ce ne dà un resoconto. Come “scopritore di melodie speciali” si introduce nel bosco in cui crescono alberi dal cui legno si fabbricano i violini. Ne abbraccia i tronchi per ascoltarne le vibrazioni e si sente egli stesso radice tra le radici. Come cercatore di qualità nascoste si insinua tra la gente frettolosa della città per trovare “la grazia signorile d’uno sguardo, / un sorriso che inviti all’amicizia”. Come esploratore di stile e di eleganza si trova ad elaborare concetti ingarbugliati ma vuoti. Raramente s’imbatte in un “pensiero sublime / un canto che si ammanti di bellezza, / parole che disvelino emozioni” tali da elevare lo spirito dell’uomo “verso l’ebrezza delle stelle”. In questo mondo v’è necessità di bellezza e tutto ciò è riscontrabile nell’arte e in particolare nella poesia». (Benedetto Di Pietro)
    Vince: Targa Città di Melegnano – Pubblicazione di un libro di 32 pagine edito dalla casa editrice Montedit con assegnazione gratuita di 100 copie all’autore – Pubblicazione della Poesia sull’Antologia della Sezione Poesia e su Internet www.club.it
  • Opera 2^ classificata: “Dedo de Dios” di Gabriella Vai, Sciolze (Torino).
    Questa la motivazione della Giuria: «Poesia ellittica di grande impatto. Si nota il lavoro di lima operato dalla poetessa per ridurre il linguaggio all’essenza. Come un pittore espressionista, con poche pennellate l’autrice riesce a condurci nel suo percorso poetico che è parecchio più lungo dei pochi versi della lirica in cui ci ripropone un tema caro ai classici e ai moderni, quello del viaggio (il titolo può avere attinenza con Dedo de Deus, una caratteristica località del Brasile).
    Come un marinaio, con la fantasia la poetessa cavalca le onde e il beccheggio della barca diventa galoppo di un “equoreo purosangue”. Sferza il cavallo affinché voli, ma si ricorda che Prometeo è stato punito per avere trasgredito i comandi della divinità; anche per lei quindi può prospettarsi la punizione per la sua sfida nei confronti del mare. L’uomo deve conoscere i propri limiti, ma il desiderio della conoscenza è compulsivo e lo porta ad affrontare l’imprevedibile, anche se con una punta di ostentato narcisismo (“siamo ribelli in chiaro”). Ritorna il mito di Ulisse che varca le colonne d’Ercole per scoprire cosa vi sia oltre, non importa se arriva la condanna per superbia o trasgressione. La libertà, e in particolare quella del pensiero, è irrefrenabile».
    (Benedetto Di Pietro)
    Vince: Pubblicazione di un libro di 32 pagine edito dalla casa editrice Montedit con assegnazione gratuita di 50 copie all’autore – Pubblicazione della Poesia sull’Antologia della Sezione Poesia e su Internet www.club.it
  • Opera 3^ classificata: “Il disgelo” di Dario Marelli, Seregno (Monza Brianza).
    Questa la motivazione della Giuria: «Sotto il gelo tutto è statico, ma appena inizia il disgelo i fiumi “arrugginiti” si gonfiano da far paura. Il treno della primavera, metafora della vita, comincia a venir fuori. Anche l’uomo acquista coraggio e speranza insieme ai primi fiori che sbocciano dopo il disgelo. Anche se gli occhi sono deboli per l’età, il poeta sente “vibrare il silenzio / nel volo dei fringuelli che si librano dai nidi / per abbracciare il cielo”. Si rivolge alla persona amata la cui bellezza del volto “non conosce stagione / e il tuo smisurato bisogno d’amore / ha il sorriso degli arcobaleni”. Una chiusura molto bella: “Non ho mani a sufficienza /per sfogliarne i germogli” del fiore di un amore totalizzante che l’autore riceve proprio dalla persona a cui si rivolge e che probabilmente vive in uno stato di indigenza». (Benedetto Di Pietro)
    Vince: Pubblicazione di un Quaderno di 32 pagine edito dalla casa editrice Montedit con assegnazione gratuita di 50 copie all’autore – Pubblicazione della Poesia sull’Antologia della Sezione Poesia e su Internet www.club.it


  • Opera 4^ classificata: “Quando torni” di Sergio Baldeschi, Montecerboli (Pisa).
    Questa la motivazione della Giuria: «Un vecchio adagio dice: “partire è un po’ morire”, e noi aggiungiamo: “per chi parte e per chi resta”. Il poeta in questa lirica si rivolge ad una persona emigrata e con un percorso molto attuale elenca lo stato in cui si trova il paese che ha lasciato. Ora tutto è cambiato: non esistono più le varie attività artigianali e commerciali e ricordarle sembra fare un elenco di negozi che non ci sono più, ma che continuano ad esistere nella memoria, sono “crestomazie / di un fulgido passato, mai passato”. Anche le facce delle persone conosciute non ci sono più, ora c’è un ricambio generazionale e composto anche da gente venuta da fuori con colore, idee e radici diverse. Eppure la gente c’è, ma non si trova più il legame di appartenenza e questo porta a sentirsi estranei nel luogo in cui si è nati. In queste condizioni si vive in uno stato di trance, una catalessi fisica e psichica. Il poeta chiede pertanto all’amico emigrato di svegliarlo dal suo sonno di apatia quando e se ritornerà». (Benedetto Di Pietro)
  • Opera 5^ classificata: “L’eloquenza del cielo” di Francesco Pasqual, Roma.
    Questa la motivazione della Giuria: «Il percorso della mente, adombrato dalle convinzioni religiose, porta il poeta a ragionamenti escatologici. I dubbi sul post mortem sono molti, spera di vedere il volto di Dio nelle manifestazioni della natura, di appurare se vi sarà una reincarnazione e se tornando in questo mondo fisico sarà per la salvezza o per la rovina di altri. Tutti questi pensieri vengono messi in disparte con l’affermazione che il fine della nostra esistenza è la Parola che si rivelerà per la nostra futura salvezza. La parola dunque è per il poeta l’essenza delle cose e il riscontro è nel Vangelo di San Giovanni in cui si legge “il Verbo s’è fatto carne”, ma anche nell’evidenza che la parola è lo strumento che rende l’uomo diverso da tutti gli altri animali. In questa lirica v’è qualche aggancio al Nominalismo, ma una cosa è certa: parola significa comunicazione ed è lo strumento necessario per la vita di tutti i giorni e per il vivere in pace». (Benedetto Di Pietro)
  • Opera 6^ classificata: “Limpidezza” di Monica Vitali, San Donato Milanese (Milano).
    Questa la motivazione della Giuria: «La poetessa partendo da una breve osservazione di fenomeni naturali si pone una serie di domande a cui cerca di dare risposte a volte impossibili. Il tutto può essere riassunto nel verso “[Noi] siamo marionette e chi le muove” e dove causa ed effetto coesistono nella stessa persona. Possiamo accettare che il candore della neve sia simbolo di purezza e i cristalli di ghiaccio siano simboli di perfezione, ma come la mettiamo con la purezza identificata con la verginità e la lontananza? Un fiore è puro finché non è sbocciato e il cielo è puro perché è lontano e non verificabile empiricamente, ossia c’è sempre il dubbio sulle affermazioni e questo comporta indecisioni e sospetti. In conclusione l’autrice cerca di dare suggerimenti per vivere sereni: non porsi domande, non preoccuparsi di nulla. Vivere secondo natura». (Benedetto Di Pietro)
  • Opera 7^ classificata: “Le mani” di Tiziana Martino, Alatri (Frosinone).
    Questa la motivazione della Giuria: «A questo mondo c’è chi si ritiene capace di leggere il destino attraverso la chiromanzia, ma nella storia dell’umanità v’è stato qualcuno che muovendo una mano ha cambiato il destino dei popoli. Sappiamo come sono fatte anatomicamente le mani, ma varie sono le loro funzioni: sono indispensabili per lavorare, sono segno di amicizia se si stringono, se si ignorano sono segno di indifferenza. Sono manifestazione di attività esteriori e di sentimenti: ruvide per il lavoro, sudano per l’emozione, tremano per paura, ecc. Sono intrecciate le mani degli innamorati, unite se si prega, pulite se si rispetta la legge, sudicie quelle di chi ruba o uccide. In sostanza le mani denotano situazioni fisiche, morali e psichiche di ogni uomo». (Benedetto Di Pietro)
  • Opera 8^classificata: “L’albore poetico” di Filippo Zucchetti, Perugia.
    Questa la motivazione della Giuria: «La poesia nasce dall’osservazione della natura oltre che dallo stato d’animo del poeta. Se apriamo una finestra il paesaggio ci suggerisce viaggi immaginari e “l’immaginazione si fa arte / e l’arte diviene inesauribile /stato d’emozione: potenza pura delle parole”. La parola è dunque il mezzo col quale riusciamo a descrivere il nostro stato d’animo. A volte viviamo uno stato di grazia, un’atmosfera di sogno così bella che a descriverla con le parole abbiamo paura che possa svanire. Questo è il momento della creatività poetica, la fantasia, in cui anche il vuoto temuto diventa parte essenziale e il volerlo colmare ad ogni costo è un errore, bisogna solo cercare di esploralo e di capirlo. In poesia i silenzi hanno lo stesso valore delle parole scritte». (Benedetto Di Pietro)
  • Opera 9^ classificata: “Vorrei” di Marilina Parziale, Merano (Bolzano).
    Questa la motivazione della Giuria: «Dai versi di questa poesia emerge il sentimento altruistico della poetessa che sarebbe disponibile a donare alcune parti del suo corpo se potessero servire alla causa della pace. Le mani per asciugare le lacrime di chi è in fuga dal suo paese. Le braccia per scaldare chi è coinvolto nelle guerre. Gli occhi da regalare ai padri che piangono perché non vedono sbocchi per il futuro dei figli. La voce per consolare le madri che attendono nel mondo i loro figli perduti. Il cuore per dare speranza a chi ha smesso di sperare. L’autrice vorrebbe svegliarsi una mattina e scoprire che il mondo vive in pace. Una poesia sul leitmotiv di una nota canzone di Lennon dalla quale si evince il messaggio di pace». (Benedetto Di Pietro)
  • Opera 10^ classificata: “Ho in mano un tesoro” di Giuseppe Terranova, Muggiò (Monza Brianza).
    Questa la motivazione della Giuria: «Le scelte operate dagli uomini sono varie e per la maggior parte optano per il denaro. Ma vi sono tesori di altro genere, come l’arte e la letteratura. L’autore di questa lirica ci ricorda che hanno valore incommensurabile le opere che ci sono pervenute dal medioevo, come quelle di Dante Petrarca e Boccaccio e tutte le altre tra le quali troviamo quelle di Leopardi, Foscolo e Manzoni. Dunque, non il dominio della terra e del cielo, ma la parola “scabra e arsa” capace di abbattere mausolei e di portare con sé i segni “di fratellanza e d’amore”. Una poesia che mira a dare valore effettivo ai classici della letteratura che negli ultimi anni è stata messa in disparte in favore degli instant-books, molto spesso di dubbio valore letterario». (Benedetto Di Pietro)


Dal 4° al 10° classificati vincono: Attestato – Pubblicazione della Poesia sull’Antologia della Sezione Poesia con assegnazione di 2 copie gratuite a ciascun Autore e su Internet www.club.it


La Giuria della Sezione Narrativa presieduta dalla Dottoressa Monica Colombini, rende nota la seguente classifica:

  • Opera 1^ classificata: “L’album” di Francesca Laura Cersosimo, Capannori (Lucca).
    Questa la motivazione della Giuria: «Bella narrazione che con malinconica delicatezza alterna alla durezza della realtà di una relazione violenta e senza amore squarci di ricordo della terra d’origine che inspiegabilmente appaiono tra i banchi di un noto mercato dell’usato. Ma il richiamo apparentemente consolatorio agli affetti familiari si rivela sul finire del racconto tradire l’attesa svelando il dramma profondo di una donna non emigrante per scelta, ma “venduta” e sacrificata per soddisfare i primari bisogni materiali della famiglia. In un colpo d’ali sul finale l’incontro tra due donne, diversamente reiette, indica la strada per il riscatto…dimenticare il passato bruciando il ricordo che vanamente illude. Attraverso la piccola e fin troppo comune storia di violenza e povertà emerge il dramma dei flussi migratori alla ricerca di una vita migliore per se e per i propri cari». (Monica Colombini)
    Vince: Targa Città di Melegnano – Pubblicazione di un libro di 32 pagine edito dalla casa editrice Montedit con assegnazione gratuita di 100 copie all’autore – Pubblicazione del racconto sull’Antologia della Sezione Narrativa e su Internet www.club.it
  • Opera 2^ classificata: “Marta oggi non andrà al mare” di Bianca Blq, San Pietro in Casale (Bologna).
    Questa la motivazione della Giuria: «Un racconto denso fitto di parole, come in una cascata l’autrice descrive il segreto amore di una donna matura, un amore vissuto a distanza, consapevole e allo stesso tempo vissuto con la felicita’ quasi adolescenziale che permette di abbandonarsi e perdersi nell’altro.
    Una storia che sa di verità dalla prima riga fino all’epilogo tragico».
    (Monica Colombini)
  • Opera 3^ classificata: “La macchia del Destino” di Marcella Manca, Monza.
    Questa la motivazione della Giuria: «Il trionfo della vita e dell’amore sul destino alleato della morte. Un racconto di donna e di madre che parla da quel limbo immaginario e misterioso tra vita e morte. Racconto poetico e potente nella gradevole semplicità della forma narrativa». (Monica Colombini)
  • Opera 4^ classificata: “Sarah” di Denise Basilico, Senago (Milano).
    Questa la motivazione della Giuria: «Nel racconto il dramma aberrante della creatura oggetto di abuso si manifesta ed esplode in tutta la sua drammaticita’ nel profondo turbamento che avvolge un padre colpito da un gesto troppo “adulto” della piccola amica di sua figlia. La scelta di denunciare e la drammatica conferma del sospetto si accompagnano alla difficoltà di condividere una esperienza tanto sconvolgente anche con gli affetti più cari. Non è facile scrivere di infanzia violata: l’autore centra l’obiettivo non cedendo alla facile crudezza dei particolari e dipingendo efficacemente la presa di coscienza e la catartica assunzione di responsabilità del testimone». (Monica Colombini)
  • Opera 5^ classificata: “Sono stato uno di loro” di Laura Rosaria Losio, Genova.
    Questa la motivazione della Giuria: «Appaiono tanto distanti dal diffuso benessere i nuovi poveri, i numerosi senza fissa dimora che abitano gli angoli delle nostre città. Una città nella città dove un giornalista decide scientemente, per scherzo, di sperimentare la vista da clochard per poi trasformarlo in reportage. Uno scherzo che diventa tragedia, disvelando una realtà affettiva arida e fasulla e trasformandosi in una via senza ritorno. Nello spazio di un racconto il dramma delle nuove povertà di valori e sentimenti ancora prima che di mezzi». (Monica Colombini)
  • Opera 6^ classificata: “La serranda” di Davide Coltri, Caprino Veronese (Verona).
    Questa la motivazione della Giuria: «Una piccola storia di quotidianità di una coppia di anziani, la chiusura del negozio, il fantasma celato della malattia di lui e il contrappunto vitale di un gruppo di bambini che giocano a palla in piazza. Una racconto delicato di vita e d’amore che restituisce una miniatura malinconica dell’Italia di ogg»i. (Monica Colombini)
  • Opera 7^ classificata: “Il filosofo e il magico dono” di Giancarlo Chirico, Roma.
    Questa la motivazione della Giuria: «Un racconto d’altri tempi che cattura non solo per la bella scrittura, ma anche per la capacita’ di affrontare come in una favola senza tempo ed eta’ il delicato e attuale tema della sopraffazione e del sopruso che contrappone troppi dei nostri giovani in un drammatico gioco di ruolo tra vittima e carnefice». (Monica Colombini)
  • Opera 8^ classificata: “Videogame” di Luigi M. Manuguerra, Cascina (Pisa).
    Questa la motivazione della Giuria: «Una scrittura incalzante, un racconto che si fa surreale, drammatico… per raccontare e far riflettere sui rischi derivanti dall’abdicare al diritto di relazioni interpersonali a favore di relazioni mediate dalla tecnologia e da incontri virtuali nei crocevia informatici messi a disposizione dai videogame». (Monica Colombini)
  • Opera 9^ classificata: “Belle fieno-vaniglia” di Alessandra Beratto, Ivrea (Torino).
    Questa la motivazione della Giuria: «Un racconto sognate, una moderna favola in cui sono gli animali a parlare e raccontare di noi umani. La scrittura e il linguaggio costruito per dare voce ai “pelosi di casa” protagonisti assumono nella narrazione un ritmo quasi musicale, di filastrocca, svelando l’emozione di una verità d’amore troppo spesso negata». (Monica Colombini)
  • Opera 10^ classificata: “Il prezzo della polenta” di Gino Zanette, Godega di S. Urbano (Treviso).
    Questa la motivazione della Giuria: «Sullo sfondo della II Guerra Mondiale il racconto restituisce un gradevolissimo dipinto domestico, che sa di profumi familiari, di vita contadina e di polenta che accomunano in un unico respiro di umana compassione e condivisione vincitori e vinti». (Monica Colombini)


Dal 1° al 10° classificati vincono: Attestato – Pubblicazione del racconto in Volume Antologico dei racconti vincitori della sezione Narrativa, edito dalla casa editrice Montedit con assegnazione di 5 copie gratuite a ciascun Autore – Pubblicazione del racconto su Internet www.club.it


La cerimonia di premiazione si è tenuta a Melegnano (Milano) sabato 11 febbraio 2017 presso il Teatro Polifunzionale La Corte dei miracoli in Piazza delle Associazioni, 19 con il patrocinio della Città di Melegnano Assessorato alla Cultura. Direzione artistica a cura di Fabrizio Ferrari coadiuvato da Cristina Petriccioli. Online le fotografie


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